Giugno 2019 con Argonautilus

08 Giugno #FestadelBambino, Domusnovas, a cura di Associazione Elda Mazzocchi Scarzella

13 Giugno Storytelling Libreria-Sala da tè Gonnesa, “Un tè con Martin il Romanziere” – in collegamento con L’orma editore

15 Giugno, 49° Sagra del Tonno di Portoscuso, Il mare intorno – Portoscuso – Sala Corpus, Antica Tonnara di Su Pranu

19 Giugno – I Mercoledì di Argonautilus – Flavia’s End Party Sede di @Argonautilus, Iglesias per festeggiare l’uscita di “Flavia’s End” di Claudia Aloisi per Condaghes Edizioni

20 Giugno – Libreria COSSUFieraOFF Flavia’s End a Carbonia Anteprima assoluta del libro “Flavia’s End” di Claudia Aloisi per Condaghes Edizioni

21 Giugno Storytelling Libreria-Sala da tè#Gonnesa, Letti Di Notte con anteprima “Flavia’s End” di Claudia Aloisi per Condaghes Edizioni

25 Giugno Kimbe Bar di #PortoscusoKimbe Book Fest – Aperitivo Filosofico Letterario con Federica Musu ed Eleonora Carta “Razionalità e irrazionalità da Sherlock Holmes a Nietzsche”

28 giugno Presentazione del romanzo “Flavia’s End” di Claudia Aloisi presso Circolo Tennis Villa Carpena official – Forlì

29 giugno Flavia’s end. Presentazione libro con autore presso 91sanromano#Ferrara

30 giugno FieraOFF Claudia Aloisi al Beer Out Pub presso Beer Out Pub#Forlì

Parola chiave, emozioni. Gli aperitivi filosofici di Argonautilus.

Parola chiave, emozioni. Gli aperitivi filosofici di Argonautilus.

Responsabilità. Consapevolezza. Autonomia.

Tre parole che hanno riecheggiato in questa estate iglesiente sui social e tra i tavoli dell’Electra Cafe’ Letterario.

Tre parole che sono chiave e al tempo stesso tesoro, che si diramano nell’attuale ma hanno radici profonde ben più lontane.

Condivido spesso il mio pensiero sulla magia emanata dai libri, ne trovo dimostrazione ogni qualvolta mi accolgono tra le pagine, quando incontro gli occhi di chi parla questa stessa lingua.

Lo scorso 28 Agosto si è conclusa la prima rassegna di Aperitivi Filosofici a cura di Argonautilus.

Tre incontri che hanno sprigionato il genere di magia di cui ho parlato poc’anzi.

Federica Musu, socia di Argonautilus, professoressa e donna che va veloce come un treno e non smette mai di correre, ha permesso a tre filosofi di rivivere ancora una volta nella sua voce.

Trovo meraviglioso il fatto che le parole scritte, raccontate e ascoltate abbiano l’immenso potere di attorcigliare passato e presente, di fondere le persone in un unico cuore pulsante, in grado di riempire una piazza.

Platone (428/427 a.C. – 348/347 a.C.) padre, assieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele, del pensiero filosofico occidentale.

Abbiamo affrontato il concetto di Responsabilità attraverso il mito di Er, dove il filosofo greco parla di reincarnazione e della responsabilità morale che abbiamo nello scegliere le nostre vite dopo la morte.

René Descartes, per gli amici Cartesio (1596-1650) padre francese della matematica e della filosofia moderna.

Un discorso intenso sulla Consapevolezza, che ha tenuto gli ospiti incollati alle sedie.

“Cogito ergo sum”, Penso dunque sono. Una massima bellissima che fa del pensiero il mezzo per rendersi conto che l’uomo, in quanto essere pensante, può distinguersi dalla “res estensa”, ovvero dalle cose sensibili che lo circondano. Da Cartesio abbiamo anche appreso l’importanza del dubitare, dell’esercizio del dubbio come metodo non per distruggere una verità, piuttosto per avere sempre nuove certezze fondate su qualcosa di veramente solido.

“Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”.

Immanuel Kant (1724-1804) filosofo tedesco tra i primi a portarci nella corrente dell’illuminismo e fondatore del criticismo.

Si parla ancora una volta di morale, ma la grande novità al riguardo è la nascita del concetto di Autonomia. Kant parla di morale autonoma, sostiene che la fonte delle leggi risiede all’interno dell’uomo stesso. Egli può, servendosi della Ragione, decidere volontariamente se seguire e applicare queste leggi dettate dal proprio io, piuttosto che seguire una qualsivoglia legge proveniente dall’esterno.

Tutti i temi affrontati sono stati seguiti con partecipata attenzione, discussi e adattati al qui e ora.

A fare da sfondo a queste chiacchierate, le illustrazioni di Sara Camboni, socia che mette a disposizione la propria arte al pubblico, rendendo facilmente comprensibile ciò che vuol rappresentare in modo divertente, ironico e sagace.

Un’importante collaborazione che ha accompagnato gli aperitivi filosofici è stata quella con il Big Blue Festival che dice No alle cannucce di plastica, prediligendo l’ecologia e la salvezza dell’ambiente.

Ma sapete, la cosa che più rimane, ogni volta che le persone si incontrano a questo genere di eventi e si scambiano sorrisi e cultura, sono le emozioni.

Forti, tangibili, frutto dello stare insieme e tornare a casa arricchiti con qualcosa che non ha un prezzo materiale.

La soddisfazione pura e semplice per un evento ben riuscito, che ripaga tutto il duro lavoro che sta dietro alla nascita di una nuova idea.

E di idee, di sogni, gli Argonauti ne hanno pieni i cassetti, che aspettano solo di essere spalancati e condivisi.

Altri filosofi fremono in attesa che si parli un po’ di loro agli aperitivi che verranno, in versione autunnale.

Mentre un evento prossimo, il 5 Settembre, vedrà l’inaugurazione dei “Mercoledì di Argonautilus”, dove si parlerà insieme del nuovo libro in uscita di Khaled Hosseini, “Preghiera del Mare” edito da SEM Società Editrice Milanese. Sarà un altro modo per riflettere e per festeggiare la vita con un tropical sangria party.

“La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande”.

-Hans Georg Gadamer-

di @Erika Carta

Costruire coscienza, ricostruendo storia.

Quando un incontro non è solo un incontro letterario, si nota subito perché l’aria sembra fermarsi. Ascolto, concentrazione e attenzione sono papabili e sfociano in un’attiva e sentita partecipazione fatta di domande, dubbi, curiosità che lasciano soddisfazione ma anche voglia di parlarne ancora.
È quello che è successo ieri all’incontro con l’autore sardo Gianmichele Lisai: appuntamento della Fiera Off, a cura dell’associazione Argonautilus, ospitato nell’Auditorium della Caserma Allievi Carabinieri Trieste, di Iglesias.
A introdurre l’evento, il Comandante Caserma Allievi Carabinieri Trieste Colonnello Antonio Minutoli, il quale interverrà Domenica 22 Aprile 2018, nella giornata di apertura della Fiera del Libro di Iglesias, presso il Teatro Electra, Piazza Pichi, insieme all’autore stesso.
Si parla di Sardegna, terra alla quale Gianmichele Lisai si avvicina da ogni angolazione con studi e ricerche che mirano a raccontarla in tutti i suoi aspetti.
Prendendo spunto da “I delitti della Sardegna” e “Sardegna giallo e nera”, editi da Newton Compton, l’autore intervistato dalla scrittrice Eleonora Carta,  parla di criminalità sarda, e l’argomento principe diventano i sequestri di persona messi in atto dall’Anonima Sarda. Si analizzano sia le vicende di vittime come il piccolo Farouk Kassam o Giorgio Calissoni, sia quelle del banditismo citando personaggi come Matteo Boe e Graziano Mesina.
Sono parole rivolte a oltre duecento allievi carabinieri, che, terminata la presentazione, hanno partecipato con interesse e consapevolezza, ponendo domande mirate che hanno permesso all’autore di approfondire alcune delle questioni già discusse. Si è parlato quindi delle strategie messe in atto dalle forze dell’ordine in quegli anni, come la legge sul blocco dei beni; del conflitto a fuoco di “Sa Janna Bassa” nel territorio di Oliena, che vide protagonista il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Bitti, Enrico Barisone; di “Barbagia rossa” e del Movimento Armato Sardo ispirato dall’ideologia di Giangiacomo Feltrinelli. A questo proposito, a seguito della domanda di un allievo carabiniere, l’autore legge una citazione di Francesco Masala: “Era secondo me un’immagine completamente sbagliata (quella di Feltrinelli, n.d.a.) sulla situazione prerivoluzionaria dell’isola che vedeva nel pastore un potenziale guerrigliero. Dissi a Feltrinelli che la Sardegna voleva liberarsi da sola con i suoi strumenti e i suoi metodi senza bisogno di acculturazioni terroristiche. In fondo, gli precisai, lui era un capitalista milanese e i banditi sardi, (Mesina compreso), così cari a lui, non erano affatto dei guerriglieri, semmai dei neocapitalisti. Cioè degli espropriatori sardi che volevano accumulare soldi”.

Un applauso scrosciante ha messo il punto alle parole lette e raccontate, lasciando spazio a quelle cantate dal coro di Iglesias diretto da Paolo Autelitano: un’occasione per i tanti allievi Carabinieri di conoscere o riscoprire i canti della tradizione sarda, tra cui l’inno stesso del coro “Forza Paris”.

©Erika Carta