In qualità di partner, in collaborazione con Università della Terza Età e Festival Scienza – Science is Cool incontro con Matteo Serra “Dove va la Fisica” Codice edizioni presso Piazza Pichi Iglesias, ore 19:30.
Categoria: #FieraOFF
FieraOFF: Giorgio Fenu a Portoscuso
02 agosto Antica Tonnara Su Pranu, Portoscuso ore 19.00
FieraOFF della Fiera del Libro di Argonautilus VII edizione “La Meraviglia”
FieraOFF: Antonio Boggio a Gonnesa
✨ Arriva un nuovo incontro #FieraOFF della Fiera del Libro di Iglesias2022, #LaMeraviglia.
🌟Stavolta sarà Antonio Boggio a parlare del proprio romanzo, nella cornice de s’Olivariu, a Gonnesa.
🎊 “Omicidio a Carloforte”(Edizioni Piemme) vi aspetta!…
FieraOFFWEB: Giallo Siciliano
Mercoledì 29 giugno ore 21:00
FieraOFFWEB Live sui canali FB di Argonautilus:
Rosario Russo e Gaudenzio Schillaci “Giallo Siciliano”
un’antologia a cura di Roberto Mistretta per Delos Digital
8 giugno IGLESIAS. Quando sei felice, facci caso… sempre!
ArgoNautilus e Istituto IPIA G.Ferraris presentano:
“Quando sei felice facci caso… sempre”, una giornata di festa legata al tema dell’edizione della Fiera Del Libro 2021.
Mercoledì 8 giugno a partire dalle ore 9.00 nelle piazze del Centro Storico di #Iglesias: incontri, giochi, degustazioni e la partecipazione di un ospite speciale: lo scrittore Matteo Porru!
Vi aspettiamo!!
FieraOFF: Cristina Caboni a Villamassargia
Per la FieraOFF della Fiera del Libro 2022 “La Meraviglia”, mercoledì 8 giugno ore 18:00 nei giardini di Casa Casula nel comune di Villamassargia – partner della Fiera del Libro 2022 – Cristina Caboni presenta “La ragazza dei colori” (Garzanti Libri), in dialogo con Erika Carta.
Cuori selvaggi e Meraviglia
“Il salone non ha un pubblico. Il salone ha una comunità.”
Nicola Lagioia, Direttore Editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Io sono uno dei centosessantottomila e settecentotrentadue cuori selvaggi che, dal 19 al 23 maggio, si sono incrociati sotto e oltre il cielo del Lingotto.
Ho macinato chilometri dentro questa comunità.
Un battito dopo l’altro a distanza dalla paura.
“Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo.
Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura.”
Chandra Livia Candiani
A proposito di meraviglia.
C’è un motivazione se la mia esperienza al Salone Internazionale del Libro di Torino, si compie nuovamente, per la terza volta.
Questa motivazione si chiama Argonautilus.
Argonautilus, l’Associazione Culturale che dal 2015 lavora ogni giorno per fare e diffondere cultura, organizzando la Fiera del Libro e la Fiera Off a Iglesias, Portoscuso, Gonnesa e da quest’anno anche a Musei, Villamassargia e Domusnovas.
L’Associazione che ha al suo interno una Spa dei libri, lettori ad AltaVoce e un Circolo Letterario con gruppi di lettura che crescono nel tempo e nello spazio.
Una promessa sancita nel Patto di Lettura alla Fiera del Libro, nel 2018.
Il nodo di una rete che oggi si chiama Rete PYM e che sabato, 21 maggio, ha portato il suo contributo alla comunità del Salone del Libro, con l’evento “Fiere e Festival del libro: una leva strategica di sviluppo dei territori”.
Insieme a Eleonora Carta e ai rappresentanti delle Istituzioni del Comune di Iglesias, l’autore Marco Belli, Direttore Artistico di Elba Book Festival; Manuel Figliolini in rappresentanza del Festival Giallo Garda e Luca Occhi di Officine Wort.
Ultimo gemellato della Rete, anche il Microfestival delle Storie.
In anteprima assoluta, è stata presentata la locandina della VII^ Edizione della Fiera del libro di Argonautilus che si terrà dal 29 Settembre al 4 Ottobre, illustrata da Daniele Serra e che ha come tema unificato con i Festival gemelli, “La Meraviglia”.
È stato un incontro partecipato che ha messo in parole l’importanza di collegare energie, risorse e passione, necessarie e urgenti, per far sì che gli intenti condivisi dalla Rete si diffondano dentro e fuori i territori.
D’altronde, a far parte di questa comunità, sono anche tutti quei soggetti che al libro sono legati da vicino: autori, editori, biblioteche, librerie, scuole, lettori.
E oltre alla valenza sociale ed economica, non ci si può proprio esimere dal parlare di ricchezza personale.
Quella di cuore.
Come ha sottolineato il giovane scrittore, Matteo Porru, viaggiare per prendere parte a un evento culturale, ti permetterà sempre di portare un po’ di casa in partenza e pezzi di mondo al rientro.
È un circolo.
E fa un bene inimmaginabile.
Alla domanda: “Cosa ti porti a casa da questo Salone?” Dunque rispondo che, a casa mia, porto libri, dolore ai polpacci, sorrisi nuovi e abbracci noti, paure limate e una felicità selvaggia.
E poi, comunque, anche un banner:
“Salone Internazionale del Libro Torino.
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ARGONAUTILUS.
La meraviglia.”
FieraOFF Gianni Usai a Iglesias
Sabato 30 aprile, Sede di Argonautilus Piazza San Francesco (ex scuole maschili) Iglesias, Gianni Usai presenta “Christan T.” (ll Maestrale).
Evento di FieraOFF, parte de Il maggio dei Libri, in collaborazione con Festival Letterario del Monreale. Dialoga con l’autrice: Francesca Spanu.
Breve storia del romanzo poliziesco
Le brevi storie di cui Graphe.it ci fa dono sono un po’ come le giornate che sembrano primavera a febbraio.
Inaspettate e luminose, vorresti non finissero tanto presto.
Ma come insegna la frase che dà voce alla collana: parva scintilla magnum saepe excitat incendium.
Una piccola scintilla.
Breve storia del romanzo poliziesco. Leonardo Sciascia.
Impreziosito da un’introduzione di Eleonora Carta.
C’è un filo che li lega, perché conosco Eleonora e sono certa che come Sciascia, ha avuto “un’adolescenza e una prima giovinezza trascorse in compagnia della vorace lettura” di gialli.
Che sempre continua, affiancando il suo lavoro di autrice.
In veste analitica, in questo breve saggio, ci introduce alla storia del romanzo poliziesco, segnalando il punto di confine su cui Sciascia opera magistralmente.
Non più il giallo declassato a mero passatempo, a “meditazione senza distacco” ma “uno strumento d’elezione per raccontare la società e i suoi mali.”
Cuore delle riflessioni di Sciascia, che si aprono qui con un ritratto di Giacomo Putzu, l’assunzione di significati del poliziesco, nel tempo e nello spazio.
Analisi, denuncia, persino frustrazione.
Pensiero critico.
Tutt’altro che lettura passiva.
Il ruolo dello scrittore che inizia a cercare attivamente la verità, identificandosi con il personaggio tanto da riconoscere eguali il metodo di indagine e il metodo di scrittura, come per esempio in Maigret e Simenon.
Da Poe a Christie, da Chandler a Spillane, l’evoluzione delle figure di investigatore e aiutante, di poliziotto e delinquente. Personaggi che diventano “tipi”.
Personalmente, mi ha colpito tantissimo il paragone con le maschere delle commedie d’arte.
Ma se dovessi riportare ogni cosa che ha fatto breccia in me, vi racconterei il libro con parole tutte mie e non ne varrebbe la pena.
Perché ci hanno pensato Leonardo Sciascia, Eleonora Carta, Giacomo Putzu con la sua arte e la la Graphe.it a liberare questo concentrato di bellezza e conoscenza.
Di meraviglia.
Un altro Natale
“Un altro Natale” è il titolo del libro edito da graphe.it, in questo 2021 per la collana di narrativa “Natale ieri e oggi”.
Un titolo dove la parola “altro” ha due connotazioni, come ha raccontato Roberto Russo della casa editrice.
“Un altro Natale, che stress!”
Oppure “Un altro Natale, e meno male!”
Personalmente propendo verso la seconda. A dicembre, come a maggio, a febbraio, a settembre.
Natale è uno stato d’essere.
Due storie, una vecchia e una nuova, che raccontano la fame.
Perché, sarà il primo vero freddo dell’anno, saranno i profumi intensi, sarà che vorremmo essere scaldati dalle luci colorate e dalle tovaglie rosse… ma a Natale la fame aumenta.
Sia essa del cibo, come quella narrata da Ferdinando Paolieri nel racconto “Il Natale di Granfialunga” , o quella d’affetto raccontata da Susanna Trossero in “Tutti gli Alfredo del mondo”.
Avventura, rischio e riscatto per i Granfialunga sullo sfondo della campagna toscana negli anni 20.
Maestria, giochi di parole e tenerezza per il protagonista della Trossero.
Filo conduttore: la speranza, quella che è difficile mantenere tutto l’anno ma che la notte di Natale torna viva, forte e chiara a farsi sentire.
E trovarla appagata dentro un libro fa star bene anche fuori.