«La questione si sta facendo complicata, pensò Nazzari. Un brivido d’eccitazione particolare, sopita da tempo, gli fece riconoscere le peculiarità che venivano fuori sommando i vari elementi di quello che stava diventando un rompicapo.»
È esattamente questa sensazione che si esperisce immergendosi nel nuovo romanzo di Antonello Pellegrino, dal titolo “Impulso letale”, edito da Condaghes.
Un thriller che tiene il lettore con il fiato sospeso per tutto il tempo e dove, come suggerisce il sottotitolo, “Nulla è ciò che sembra”.
Così, Salvo Nazzari, tenente dislocato in Sardegna e Eleonora, ingegnere ambientale, si trovano a indagare su una serie di misteri che colpiscono non solo l’isola ma anche altre regioni italiane e la Corsica, in uno scenario ricco di inquietudine e colpi di scena che spiazzano e affascinano.
Abbiamo il carico di un volo militare segreto che scompare in seguito a un incidente, e l’inizio di una serie di omicidi apparentemente collegati tra loro.
“Il letterato” così viene chiamato l’assassino, che si pensa essere un serial killer, allestisce la scena dei delitti come se si prendesse gioco degli investigatori lasciando dei messaggi alfanumerici su ogni vittima che complicano ulteriormente l’indagine.
La scrittura di Pellegrino, decisa e scorrevole permette alla trama del romanzo di dipanarsi in modo che tutto sia messo in discussione, fino all’ultima pagina.