Le parole.
Di Gianni Rodari
“Abbiamo parole per vendere
parole per comprare
parole per fare parole
ma ci servono parole per pensare.
Abbiamo parole per uccidere
parole per dormire
parole per fare solletico
ma ci servono parole per amare.
Abbiamo le macchine per scrivere le parole
dittafoni magnetofoni
microfoni telefoni.
Abbiamo parole per fare rumore,
parole per parlare non ne abbiamo più”.
Sembra l’abbia scritta adesso, apposta per noi, per questa quinta edizione della Fiera del Libro di Iglesias. “La parola crea mondi”.
Invece è una filastrocca che di anni ne ha ben sessantasette.
Quanta intramontabile, sfrontata verità si legge tra queste righe.
Una parola può germogliare come un fiore e un’altra si affila, diventando coltello. E la cosa magica, o tragica, è che ognuno di noi può impugnare il manico o lo stelo.
In questo tempo in bilico tra parole svuotate, inaridite del loro significato, e di contro parole pompate, irrorate col peggior pesticida al mondo, la menzogna, basta leggere una filastrocca perché tutto si fermi e metta in moto, un attimo dopo, l’ingranaggio della riflessione.
È una voce bambina, quella che ripete i versi. Riecheggia tra i muri tappezzati di cartelloni, rimbalza sulle tende, torna sopra quel banco di legno verde chiaro, scheggiato in alcuni punti. Pianta il seme delle domande.
È una voce consapevole, quella che legge ora.
Ed è di incredibile bellezza che la distanza tra gli anni diventi nulla e quanto il tempo venga attraversato dalla potenza di un mezzo come la scrittura, quella che rimane; che ancora, e per fortuna, apre gli occhi come fosse la prima volta, ti fa guardare intorno e soprattutto porta a chiedersi sempre “perché?”.
E allora sì, che nascono parole.
Parole che amano.
Parole che pensano.
Pensieri che parlano.
La grandezza di Gianni Rodari verrà celebrata a gran voce in questo anno, perché nel 2020, precisamente il prossimo 23 Ottobre, l’autore, il maestro, avrebbe compiuto cent’anni.
Eppure il verbo “avrebbe” non mi è congeniale, in questo caso. Sottende chiaramente un “se”: se non fosse deceduto nel 1980.
Ma come si può considerare tale, se ancora oggi siamo qui a parlarne?
No, uno spirito così diventa immortale, grazie alle sue parole.
Ma chi era Gianni Rodari?
Ne parleremo ancora… Seguiteci nel prossimo articolo!