Trovare Napoli a Iglesias
Sentire risuonare l’inconfondibile accento partenopeo tra i palazzi di piazza LaMarmora e la Fontana del Maimone.
È successo giovedì scorso, 21 luglio, in una serata “di calore da sfasciarsi” (cit. daLu campo di Girasoli, per restare in tema).
Andrej Longo, uno dei pochi autori italiani (e soggiungiamo vivi… non è poco) pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Adelphi, ha contagiato il pubblico con la magia delle sue “Schegge di Napoli”, trascinandoci per qualche ora in una realtà lontana, raccontando vite e vissuto, emozioni, storie, ricordi. E questo – non ci stancheremo mai di ripeterlo – è il potere della letteratura. Poter essere ovunque, e appartenere ad ogni mondo e tempo.
Di Andrej Longo è stato scritto: “Nei racconti di Longo non c’è mai una parola superflua“.
E ancora: “Perché ognuno viene fuori dalla pagina di Andrej Longo con una esattezza quasi dolorosa – con le sue paure e i suoi rimorsi, le sue viltà e la sua grazia –, in virtù di una scrittura asciutta ed esigente, tutta costruita su dialoghi rapidissimi, scarni, a volte brutali.“
Grazie ad Antonella e Stefania della Libreria Mondadori che hanno invitato Andrej Longo, anche Iglesias ha potuto apprezzarlo e viverlo.
Forse tornerà per la prossima edizione della Fiera del Libro. Lo speriamo vivamente.