di Maria Francesca Carboni
“Un libro in Comune” è una delle iniziative promosse da ArgoNautilus. La collaborazione stretta con il Sistema Bibliotecario del Sulcis incoraggia un dialogo aperto, formativo fra autori e bibliotecari, alla scoperta dei retroscena dei libri e della genesi che ha condotto alla scrittura di quelle storie.
Gli scrittori, in questo caso, si raccontano durante quattro incontri formativi online, dal 7 giugno al 5 luglio, tutti i lunedì alle 10:30. ArgoNautilus ospiterà Alessandro De Roma (Nessuno resta solo, Einaudi), Eleonora Carta (Piani Inclinati, PIEMME), Ciro Auriemma (Il vento ci porterà, PIEMME) e infine Daniele Mocci e Luca Usai (Coda di Castoro, Mondadori). I loro libri verranno donati al Sistema Bibliotecario del Sulcis.
E alla fine di questi incontri i bibliotecari potranno fare da tramite fra autore e pubblico. Getteranno l’amo della curiosità e sapranno dire al lettore indeciso o curioso perché scegliere quel libro. Quindi attireranno l’attenzione su aspetti affascinanti, aneddoti o elementi inediti del racconto e del processo creativo raccontato dagli autori durante i quattro incontri.
Oltre la punta dell’iceberg
Quindi “Un libro in Comune” ha il proposito di raccontare i retroscena di una storia ben scritta, per svelare cosa si nasconda oltre la punta dell’iceberg, per generare interazione fra autori e bibliotecari e in questo passaggio di scambi e contaminazioni arrivare infine all’utente, il lettore.
Il libro infatti è il prodotto compiuto. Ma la genesi è articolata: una prima intuizione, l’episodio che ha ispirato quella storia, la caratterizzazione dei personaggi, i luoghi, le vite che si intrecciano, il caso e il destino, la trama che assume la forma giusta, il ritmo, le parole che evocano mondi nuovi e poi diventano realtà, anche nella mente del lettore.
L’archeologia di questi momenti è preziosa. Ripercorre le motivazioni di quel percorso svela qualcosa dell’autore e gli indizi disseminati lungo il tragitto. La fatica, prima di tutto. Ci vuole tempo per scrivere qualcosa in cui tutti, con bagagli ed esperienze diverse, possano ritrovare qualcosa di sé. La scrittura lo fa in un modo del tutto particolare. Sospende l’incredulità del lettore. Come avviene al cinema, quando davanti allo schermo lasciamo i nostri panni per indossare quelli dei protagonisti in cui ci immedesimiamo.
I contenuti extra di un libro
Il backstage di un’opera letteraria racconta la profondità. Chi sono i maestri che hanno ispirato quel racconto, quali sono state le contaminazioni con altre discipline. Ci dice se i luoghi siano veri o presunti. Quanto tempo, quanto impegno e dedizione siano richiesti per ricostruire uno scenario storico, per citare fatti realmente accaduti o talvolta intravedere nelle storie già raccontate qualcosa di inedito e così intrecciare nuove trame da un’angolazione diversa.
L’opera letteraria è di per sé autosufficiente. Ma se l’autore è in grado di accompagnarci alla scoperta dei retroscena, come nei contenuti extra di un film, il viaggio nelle vite degli altri – e poi nella nostra in definitiva – risulterà piacevole e affascinante.